martedì 10 dicembre 2013

Invisible child: una bambina nell'ombra, la piccola fiammiferaia a New York City.



(copyright New York Times - By Andrea Elliott Photographs by Ruth Fremson)


Non é che sono diventato sepolcrale, ma probabilmente il mio umore di questi giorni non é scintillante, L'avvicinarsi delle feste mi é sempre stato ostile. In questi giorni il New York Times pubblica un reportage che sta lasciando il mondo senza fiato: la storia di una bambina senzatetto che vive a New York (New York, non New Dehli) con la propria famiglia in uno dei 152 (!!!) rifugi per famiglie senzatetto della città.
Una giornalista ha accompagnato Disani nella sua vita quotidiana e racconta così la faccia nascosta e diffusa della grande democrazia e del paese dei balocchi a cui dobbiamo sempre ispirarci per non sentirci dei provinciali...
 
"She wakes to the sound of breathing. The smaller children lie tangled beside her, their chests rising and falling under winter coats and wool blankets. A few feet away, their mother and father sleep near the mop bucket they use as a toilet. Two other children share a mattress by the rotting wall where the mice live, opposite the baby, whose crib is warmed by a hair dryer perched on a milk crate..."
(copyright New York Times - By Andrea Elliott Photographs by Ruth Fremson)
 
Per leggere il reportage e vedere le immagini che danno a Disani la dignità di essere vista, basta cliccare sulle parole: Invisible child.
 
Buon Natale.

2 commenti:

  1. Anni fa, ai tempi della laurea, scrissi una tesi su Bruce Springsteen. S'intitola "The Ghost of Tom Joad nell'America di Bruce Springsteen". Li', attraverso I testi di un album e facendo riferimento a due giornalisti americani che hanno fatto un viaggio molto particolare, ho parlato del rovescio della medaglia. Del sogno americano che per molti e' in realta' una dystopia. Facce, nomi e cognomi, immagini e storie. Alla fine del mio lavoro ero davvero devastata psicologicamente, piu' di quanto mi aspettassi all'inizio di un viaggio del quale ignoravo la destinazione. Natale e' un periodo strano...io lo amo e lo odio...lo amo e lo odio... :-)

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  2. In USA quest'anno ci sono state 25 cosiddette "stragi scolastiche", ossia assalti con armi da fuoco in istituti scolastici. Le armi in possesso di privati cittadini in USA sono circa 300.000.000, quasi una per abitante. Circa 15.000 sono le persone morte a causa di armi da fuoco. Dopo la tragica strage di Newton, quando sembrava potesse esserci una mobilitazione contro la diffusione delle armi, la NRA (l'associazione dei produttori di armi) , una delle lobby più potenti al Mondo, ha respinto con tutti i mezzi le proposte del Presidente per ridurre le armi.
    Nel 2013, trenta stati americani hanno liberalizzato ancora di più l'acquisto e il possesso di armi di ogni tipo, sostenendo che "di fronte a un uomo armato si difende meglio un uomo a sua volta armato, piuttosto che un uomo disarmato". Nella realtà dei fatti non é mai avvenuto nella storia che un cittadino privato o una guardia privata sia riuscito a difendersi o a reagire con un arma a un killer. Mai. Inoltre é dimostrato che nella maggioranza dei casi, gli autori di omicidi o di stragi sono persone che hanno avuto accesso e familiarità con le armi fin dalla più giovane infanzia.

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